Il tempo fugge, ma dopo un anno, al tuo pensiero, le emozioni sono sempre le stesse…
Il piangere un amico che non c’ è più infatti, piangere quel vuoto che ci hai lasciato dentro è un qualcosa di eterno, eterno come quel sorriso, il tuo, con cui marcavi indelebilmente la tua vita e la vita di chi ti stava intorno e che aveva la fortuna ed il privilegio di poter godere di te…….

Ed è proprio questo che non mi da pace e mi tormenta….
Il tentativo di cercar di capire per quale motivo nessuno potrà più godere di te e del tuo sorriso, di quel sorriso che altro non era che lo specchio del tuo essere. Ma la ricerca di spiegazioni forse non è altro che un tentativo, inutile, di provare ad abituarsi a quel vuoto incolmabile.

l ricordo, infatti, affiora sempre, aspro, tagliente, scalfisce il cuore, ma ravviva quegli attimi condivisi, nulli se paragonati a ciò di cui ingiustamente sei stato privato, ma enormi per chi immagina che tu possa ancora essere con lui.

Ciao Alessio