giulia

Ciao Giulia… glielo abbiamo detto tre anni fa, sembra ieri. Ciao Giulia, così ti saluta ancora oggi chi ti ha amato. Aureliana ti parla come se fossi li con lei, e così penso faranno tutti gli altri, coloro che sono intervenuti alla messa al Santuario di Capo d’Acqua, durante la quale quello che ho letto io sembra avere un filo logico con quello che ti ha detto lei: «dobbiamo ancora ridere di te come tu facevi di noi, non dobbiamo parlare sottovoce ma dobbiamo nominarti a gran voce, perche fai parte di noi, sei soltanto nella stanza accanto e ci aspetti».

Mi è ancora difficile non abbracciarti più, ma questo è compensato dagli abbracci che mi arrivano da tutti i tuoi e i nostri amici. Sabato 26 settembre, la tua professoressa Dascola, ancora una volta, proprio perché ti considera ancora parte della squadra, ti ha coinvolto nelle sue organizzazioni sportive. Ci ha chiesto di partecipare, insieme ad Emergency, alla giornata dedicata dal Comune di Roma allo Sport in Piazza.

Abbiamo aderito e con noi tanti tuoi compagni di scuola, di pallavolo, e di Cittareale. Ed è stato molto bello il gesto di un campione olimpico come Daniele Masala che ha devoluto una parte degli incassi della vendita del suo libro al “Progetto Giulia Ricciuti”. Ringraziandolo, ho detto che lo sport rende belle le persone dentro, e tu ne sei stata esempio visto che il tuo impegno con la pallavolo era costante e assiduo e ha tirato fuori il meglio di te, come l’impegno sociale, la competitività corretta, il rispetto dei compagni di gioco. E l’amore per i bambini ne è stata la conseguenza.

Io ho avuto te, che mi hai trasmesso tutto ciò.
Un bacio grande, grande

mamma

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Ciao Giulia,

oggi sono 3 anni che ci hai lasciato, ma vorrei che da lassù tu ricordassi a mamma, papà e Federico che una delle tue più belle caratteristiche era il sorriso ed il saper ridere. Ecco, ricorda loro di non deluderti e che quel tuo sorriso continui ancora sui loro visi perché, così come ho voluto tanto bene a te, continuo a volerne a loro e vorrei rivederli con gli stimoli, le speranze, il sorriso, la grinta che avevano e che sono sicura continuino a vivere dentro di loro.

L’averti vicina è stato un dono prezioso, nella nostra e nella loro vita, ma è proprio adesso che dobbiamo dimostrare di averlo meritato. Perciò cara Giulietta, ogni tanto tira loro le orecchie, rimproverali con la tua dolcezza ed insegna loro che la vita è ancora piena di tutte quelle bellezze che tu avevi già scoperto.

Un bacio grosso, grosso
Aureliana