I ricordi più belli sono legati all’infanzia e all’adolescenza, con il suo carattere solare e amicone riusciva a trasmettere amore e amicizia.

Forza da rivendere, dopo essere rimasta sola a 39 anni, a fianco di nonno, altro pilastro della famiglia, ha tirato su due figli, ricostruito una casa dopo il terremoto, portato avanti le terre, gli animali, senza cedere mai.

Io la fotografo nei momenti vari della mia vita, sempre contenta di ospitarmi, visto che ero la femminuccia di casa, coccolandomi, comprandomi la prima giacca a vento da Bassetti a Posta perchè dovevo imparare a sciare, mettendomi sugli sci davanti alla costarella di casa, oppure portandomi ad ammucchiare il grano, a trebbiare, lasciandomi addirittura a casa un giorno che era andata in gita a Loreto e ad una certa ora sono dovuta scendere nella stalla a mungere le sue vaccarelle.

Poi l’adolescenza con la comitiva che, al contrario di mamma, mi faceva frequentare senza troppi problemi, beccandosi anche qualche shampoo da Giggia, aveva il piacere che tutti  quei ragazzi frequentassero casa.

Vendeva bombole a gas e quando andava a consegnarle io l’accompagnavo, ed è stato con lei che ho portato al mitica Renault 4, mi ha insegnato, anche se il cambio davanti al cruscotto era un dramma!!!

E poi il terremoto, i lunghi anni dentro le casette di plastica, ma lei anche lì vedeva il lato positivo, “non mi sembrava vero di stare tra tante persone” diceva e per lei quel periodo anche se faticosissimo, è rimasto bellissimo.

I matrimoni dei figli, i nipoti, un altro terremoto, tutto vissuto nella normalità, ma la perdita della forza, le malattie, la vecchiaia non le ha accettate.

Ma era possibile ciò per una guerriera come lei?

Discuteva con tanti, ma era amica di tutti.

Grazie di essere esistita

Ciao zia Annita

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